Nella pittura a olio e nell’arte visiva in generale, esiste una distinzione fondamentale tra due tipi di colore che ogni pittore deve comprendere e padroneggiare: il colore locale e il colore percepito.
Questa distinzione è centrale per chi desidera sviluppare uno stile realistico che sappia riflettere fedelmente le variazioni cromatiche e luminose della realtà. Capire la differenza tra colore locale e colore percepito è essenziale per chiunque voglia evolversi come artista, in particolare per i pittori che cercano di creare opere che catturino la vera essenza e atmosfera dei soggetti dipinti.
Questo articolo esplora in profondità le differenze tra il colore locale e il colore percepito, con particolare attenzione a come queste due dimensioni influenzano la pittura a olio.
Partendo dai concetti base, analizzeremo perché è cruciale dipingere il colore percepito e come l’uso efficace della luce e delle ombre possa trasformare un’opera. Inoltre, forniremo consigli pratici su come i pittori possono utilizzare queste conoscenze per migliorare le proprie abilità artistiche.
Il colore locale rappresenta il colore “intrinseco” di un oggetto, ovvero la tonalità che si associa intuitivamente al soggetto in condizioni di luce neutra.
Ad esempio, l’erba viene percepita come verde, il cielo come azzurro, e così via. Questo colore corrisponde alla nostra comprensione predefinita dei colori che appartengono agli oggetti; sono infatti i colori che potremmo anche visualizzare mentalmente se ci venisse chiesto di immaginare una mela, un cielo o una foglia.
Il colore locale a differenza del colore percepito, ha la caratteristica di non cambiare nella nostra mente, nonostante le varie condizioni di luce.
Questo fenomeno è noto come costanza del colore: anche se l’intensità o il colore della luce che colpisce un oggetto varia, il nostro cervello tende a mantenere stabile la percezione del colore di quell’oggetto. Tuttavia, per un pittore, rappresentare soltanto il colore locale porta a una resa piatta e non realistica, priva di profondità e dettagli.
Il colore percepito,a differenza del colore locale, è, invece, il colore che effettivamente vediamo in un determinato momento, in base alla fonte di luce e alle ombre che influenzano il soggetto.
A differenza del colore locale, che è solo una rappresentazione teorica, il colore percepito è molto variabile e cambia con le condizioni di luce, il riflesso degli oggetti vicini, e la posizione dell’osservatore rispetto alla fonte luminosa. È questo il colore che ci permette di percepire dettagli e sfumature.
Ad esempio, in una scena all’aperto al tramonto, il colore percepito del cielo può passare da blu a rosso, arancione, o persino viola, a seconda di come la luce del sole interagisce con l’atmosfera e con le particelle presenti nell’aria.
Questo cambio non è solo un effetto estetico, ma un fenomeno fisico dovuto alla rifrazione e dispersione della luce. Per il pittore, rappresentare il colore percepito significa, quindi, catturare l’impressione e l’emozione di un momento particolare, piuttosto che limitarsi a una riproduzione ideale o preconcetta.
Per un pittore che desidera catturare la vera essenza della realtà, dipingere il colore percepito è essenziale. Il realismo pittorico non si limita a rappresentare gli oggetti in base alle nozioni predefinite, ma cerca di riprodurre le condizioni uniche di luce e colore che caratterizzano una scena in un determinato istante.
Questo approccio aiuta a evitare rappresentazioni “rigide” e prive di vita, come accadrebbe se si seguisse solo il colore locale.
Dipinti come quelli di Monet, per esempio, mostrano come i pittori possano esplorare i colori percepiti per rendere al meglio il mutare della luce su una scena. Monet, infatti, è celebre per aver dipinto più versioni dello stesso soggetto (come la Cattedrale di Rouen) per catturare le diverse tonalità create dalle variazioni di luce durante il giorno.
Per dipingere il colore percepito, è essenziale sviluppare l’osservazione visiva. Ecco alcuni suggerimenti per allenare l’occhio a vedere il colore percepito:
Una tecnica utile per “filtrare” i dettagli e concentrarsi sui colori generali è quella di socchiudere leggermente gli occhi. In questo modo si può osservare come la luce e le ombre modifichino le tonalità principali di una scena.
L’ora del giorno, il tipo di luce (naturale o artificiale), e la stagione influenzano molto i colori percepiti. Per esempio, una luce calda e bassa al tramonto genera colori dorati e arancioni, mentre una luce diretta e fredda a mezzogiorno rende i colori più intensi e contrastati.
Gli oggetti nelle vicinanze di un soggetto possono influenzarne il colore. Una superficie chiara, come un muro bianco, può riflettere la luce su un oggetto e alterarne il colore percepito, rendendo, per esempio, un’ombra più chiara e tendente al blu.
Notare come i colori interagiscono tra loro aiuta a capire le differenze tra colore locale e colore percepito. Il contrasto simultaneo, in cui i colori adiacenti sembrano cambiare in base ai colori vicini, può evidenziare sfumature che altrimenti non sarebbero visibili.
Annotare con dei piccoli schizzi o campioni cromatici durante l’osservazione permette di fissare meglio il colore percepito, in particolare se si vuole continuare il lavoro successivamente in studio.
La pittura a olio offre una varietà di tecniche per rappresentare il colore percepito con profondità e realismo. Ecco alcuni metodi per portare il colore percepito nella tua pittura a olio:
Questa tecnica consiste nell’applicare strati sottili di colore trasparente sopra un colore di base. Ad esempio, se hai dipinto un cielo azzurro, puoi aggiungere velature rosse o arancioni per suggerire la calda luce del tramonto, senza coprire il colore sottostante.
Per rappresentare il colore percepito è spesso necessario sovrapporre colori complementari o simili. In questo modo si può ottenere l’effetto di tonalità miste e cangianti, come quelle che si vedono nei riflessi della luce sull’acqua o sulle superfici lucide.
Questa tecnica permette di mescolare colori direttamente sulla tela, creando sfumature e transizioni morbide che riflettono il colore percepito in modo immediato e realistico. È perfetta per dipingere scene con luce naturale mutevole, come tramonti o cieli nuvolosi.
Creare delle sfumature graduali aiuta a rendere la sensazione di luce e ombra che modella i colori percepiti. Le transizioni devono essere delicate e armoniche per riprodurre al meglio la delicatezza della luce che cambia su una superficie.
Quando si osserva il colore percepito, è facile sentirsi sopraffatti dalla complessità di ombre, luci e tonalità. Esercitati a semplificare la scena in grandi masse di colore, cogliendo le variazioni più importanti. Una volta che la struttura cromatica è chiara, potrai aggiungere dettagli per definire l’immagine.
Nell’ottocento con l’avvento dei moderni pigmenti in tubetto alcuni artisti,influenzati anche dall’avvento della fotografia ,iniziano a dipingere in un modo totalmente diverso da quello tradizionale,questi artisti divennero noti col nome di impressionisti, essi abbandonano formule ed idee preconcette sul modo in cui si deve rappresentare la realtà e cercano di riprodurre esattamente sulla tela ciò che appare ai loro occhi.
Tra questi artisti,ci fu Monet che era solito prendere il suo cavalletto e la sua scatola dei colori e andare fuori a dipingere lo stesso soggetto più e più volte, ogni volta in una condizione di luce differente, facendo così della luce,la protagonista del dipinto.
Charles Hawthorne e Henry Hensche ,maestri dell’impressionismo americano,misero a punto un metodo di lavoro per rendere replicabile e poter insegnare la tecnica di Monet,attraverso dei blocchi colorati che aiutano ad esplorare i colori chiave e come ad ogni cambiamento di luce corrisponde un cambiamento di colore.
Allievo di Charles Hawthorne, Hensche fondò la Cape Cod School of Art, che ha formato generazioni di artisti che studiano e dipingono con un approccio basato sulla percezione del colore come risultato dell’interazione diretta tra luce, atmosfera e forma.
Per Hensche, un dipinto realistico non deve replicare i colori “noti” o “predefiniti” di un soggetto, ma riportare fedelmente le sfumature e le variazioni di tonalità create dalla luce e dall’ombra in un dato momento.
Questo metodo ha aperto nuovi orizzonti per artisti che vogliono raggiungere un realismo che va oltre il mero colore locale e che riflette la vera atmosfera e vitalità della scena. Nelle sue opere, ogni colore risponde alla luce in modo distintivo, e i dipinti di Hensche sono un esempio di come il colore percepito, applicato con tecnica e sensibilità, possa trasformare anche una scena comune in un capolavoro vibrante e pieno di vita.
In conclusione, studiare l’approccio di Hensche al colore percepito rappresenta un’opportunità per ogni pittore che desideri sviluppare un occhio attento e migliorare le proprie capacità di osservazione della luce naturale e dei suoi effetti sul colore, portando a un realismo non solo tecnico ma emotivamente coinvolgente.
Se desideri approfondire l’argomento del colore nella pittura ti consiglio di leggere anche questo articolo : https://www.scuoladipittura.com/il-colore-cose-e-come-usarlo-se-sei-un-artista/