Chi ama dipingere inizia di solito coi paesaggi. Io ho iniziato dipingendo dei paesaggi e ciò che mi ha spinto all’inizio ad imparare era il desiderio di dipingere il mare.
Non c’è niente di più romantico della natura, il mare, i paesaggi di campagna, nuvole ,alberi…
Nella pittura di paesaggio, la vera protagonista è la natura, che è unica per la sua grandiosità, complessità, atmosfera, ricchezza di colori.
I paesaggisti hanno l’arduo compito di trasferire tutte queste caratteristiche della natura nei loro dipinti e lo fanno attraverso gli strumenti comuni a tutti i pittori: forma, valore tonale, colore, composizione e pittura stessa.
Altro aspetto che rende questo tipo di pittura così affascinante è la possibilità di trovare soggetti ovvero paesaggi facili da dipingere senza grandi difficoltà ,basta uscire fuori casa e recarsi nei luoghi della natura che vogliamo ritrarre.
Una volta scelto il sito naturalistico abbiamo svariate possibilità per dipingere il nostro paesaggio a olio, fare qualche schizzo o fotografia e dipingere dopo nel nostro studio ,
oppure dipingere direttamente sul luogo, se abbiamo la necessaria attrezzatura per la pittura ad olio, praticando la cosiddetta pittura “en plein air”.
La pittura en plein air o all’aria aperta, fu in origine praticata dai pittori francesi, nella foresta di Fontainbleau verso la metà del diciannovesimo secolo.
Col passare del tempo , l’avvento dei colori ad olio in tubetto e lo sviluppo della scatola cavalletto o cavalletto alla francese rese molto più pratico portare l’equipaggiamento sul campo.
La pittura en plein air venne poi resa popolare dagli impressionisti e dai loro seguaci.
Nei nostri giorni c’è stata una progressiva riscoperta della pittura en plein air, grazie anche alle pochade boxes.
Pochade è una parola francese che indica un piccolo dipinto fatto fuori dallo studio, di solito di getto, ad olio e che serve come schizzo in preparazione per lavori più grandi da fare in studio.
Quindi essenzialmente la pochade box è una scatola da pittura portatile, con annesso cavalletto, che serve a facilitare la creazione di dipinti alla prima o bozzetti.
La pochade box si può montare su un tripode o cavalletto, per una maggiore comodità di uso.
Se desideri costruire la tua pochade box per dipingere un paesaggio ad olio en plein air guarda il video tutorial che ho caricato su youtube e con pochi euro potrai creare il tuo set per pittura ad olio portatile.
L’esperienza di dipingere fuori dallo studio a contatto con la natura , è unica ed aiuta a sviluppare la capacità di sintesi, poiché il paesaggio e la luce sono mutevoli e il tempo a disposizione è limitato.
A differenza di altri soggetti come le nature morte, sul paesaggio il pittore non ha nessun controllo per quanto riguarda l’illuminazione o la disposizione degli elementi.
Colore, luce e atmosfera possono cambiare da un minuto all’altro, quindi è importante osservare bene la scena e selezionare cosa includere nel dipinto e cosa no.
La selezione e la composizione del paesaggio sono collegate dunque con la quantità di informazioni che scegliamo di riportare sulla tela.
La tendenza che si ha di solito quando si deve dipingere un paesaggio a olio, è quella di volere includere tutto, ma per il paesaggio il nostro motto deve essere “Poco è già troppo”.
Se dipingiamo un paesaggio a olio all’aperto, un oggetto che può rivelarsi utile nel fare questa selezione è il view finder una cornice di cartone che ci permette di focalizzare la nostra attenzione su una area della scena e decidere la migliore composizione.
Puoi realizzare tu stesso questo passe partout o cornice di cartone, nella proporzione adatta alla tela che userai e avendo cura di farlo con un colore neutro come il nero o il grigio.
Facendo diverse prove potrai decidere la composizione migliore per il tuo paesaggio.
Come già accennato sopra ,per riportare una immagine del mondo reale sulla superficie bidimensionale della tela,
il pittore deve inserire l’immagine in una finestra o cornice immaginaria ,i cui bordi corrisponderanno ai bordi della tela , determinando così ciò che verrà incluso nella composizione e ciò che verrà tenuto fuori.
Questa cornice determina il modo in cui le forme all’interno si relazionano. Per cui possiamo affermare che i quattro lati della cornice sono gli elementi più importanti nella composizione di un dipinto.
Nelle tre figure qui sotto notiamo come nella prima le forme sono libere, ma nella seconda la cornice mette in relazione gli elementi coi bordi e la composizione diviene completa.
A seconda di come la cornice incornicia gli elementi dentro un differente senso di spazio viene creato.
La natura è vasta ,ma incorniciare la parte che ci interessa, ci consente di focalizzarci su di essa.
Meno elementi ci sono nell’immagine e più facile è mantenere l’attenzione su di essa e guidare lo sguardo dell’osservatore verso il nostro obbiettivo,
quindi chiediamoci sempre come quello che togliamo o aggiungiamo dalla composizione contribuisce alla intenzione visuale primaria del dipinto?
Come vediamo dalle foto, più composizioni possono essere ricavate dalla stessa immagine ritagliandola diversamente:
nella prima cogliamo appieno la bellezza del tramonto, ma siamo distratti da quella che dovrebbe essere la parte più interessante, l’acqua che scorre sotto al ponte.
Le altre due composizioni più piccole invece danno attenzione a questo elemento, in particolare la composizione verticale ci da il senso di essere portati lungo al canale.
Il formato da scegliere è una delle prime basilari scelte compositive da considerare quando si vuole dipingere un paesaggio a olio.
Solo perché stiamo dipingendo un paesaggio, non significa che quello orizzontale è l’unico formato possibile.
Fai piccoli disegni o usa il viewfinder per decidere quale è il formato migliore per la tua composizione.
Formato orizzontale, chiamato anche paesaggio per ovvi motivi.
Questo formato ha una espansione da sinistra a destra, maggiore è la sua lunghezza, maggiore sarà la sua energia orizzontale, e più elementi verticali saranno necessari a compensare questa forte orizzontalità.
Formato Panoramico, mantenere l’unità della composizione è ancora più difficile nel formato panoramico.
Bisogna mantenere la connessione tra ciò che accade nella parte destra con ciò che accade nella parte sinistra del dipinto, quindi abbiamo bisogno di più elementi verticali che che facciano muovere lo sguardo da una parte all’altra.
Formato verticale, detto anche ritratto, è quello meno usato per i paesaggi, ma può essere molto efficace per certi soggetti, può creare un senso di profondità che muovendo l’energia dentro e fuori dal dipinto.
Formato quadrato, è un formato a se, che comunica un senso di equilibrio e calma compositiva.
Il posizionamento della linea di orizzonte determinerà se l’enfasi sarà concentrata sul cielo o sulla parte inferiore, terra o mare che sia.
Inoltre ha una influenza su quanto viene percepita profonda una composizione.
Quando l’orizzonte è alto, la composizione è dominata da un ampio primo piano che conduce lo sguardo dell’osservatore infondo allo spazio, specialmente se ci sono elementi che creano recessione, come increspature dell’acqua o linee prospettiche sul terreno.
Quando la linea di orizzonte è bassa ,il cielo domina la composizione, dando l’impressione di una grande distanza.
Quando l’orizzonte è a metà nessuno dei due (cielo e terra/mare) domina sull’altro.
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Questi sono solo alcuni dei principi fondamentali della pittura di paesaggio, ma ci sono tante altre cose che bisogna conoscere come l’uso della luce e del colore, le tecniche per dipingere , e tanto altro che puoi trovare nel corso online “Dipingere il paesaggio coi colori ad olio”