la Pittura ad olio Fiamminga
I Fiamminghi inventarono la Pittura ad olio ?
La pittura fiamminga è la vera origine della moderna pittura?
Secondo la leggenda riportata dal Vasari nelle sue Vite, Jan van Eyck fu l’inventore dei colori ad olio. In realtà come riportato da svariate testimonianze antecedenti, la pittura ad olio esisteva già e furono quindi i pittori Fiamminghi del XV secolo a perfezionarla, superandone le limitazioni.
Riprendendo la disciplina della pittura a tempera all’uovo, si cercò di superare le difficoltà e le limitazioni inerenti a tale medium.
Dato che questo è avvenuto inizialmente nelle Fiandre, si è raggruppato il fenomeno nome sotto la terminologia di “pittura fiamminga”.
Il metodo utilizzato dai fiamminghi
Preparazione del supporto e trasferimento dell’immagine
Essenziale per il metodo di pittura fiamminga sono una superficie rigida preparata con fondo di bianco puro, e un disegno di linee molto preciso.
I fiamminghi dipingevano su pannelli di legno preparati con gesso e colla.
Poiché questo metodo non è di facile correzione, una volta che il dipinto era in corso, bisognava lavorare con studi fatti su superfici separate.
Il disegno completato veniva poi trasferito sul pannello , perforando il cartone preparatorio lungo le linee, posizionandolo sul pannello e cospargendolo con della polvere di carboncino contenuto in una borsa o calzino.
Questa specie di stencil veniva poi rimosso e il disegno rifinito a mano libera.
Un altro metodo usato per trasferire il disegno era di usare della carta copiativa, ottenuta col carboncino, o uno strato sottile di colore o vernice.
Quando il disegno era trasferito ,le sue linee venivano riprese con inchiostro o colore molto diluito, tempera all’uovo, acquarello o olio, applicati con una penna o un pennello molto fine e poi lasciato asciugare.
Il disegno veniva poi isolato e l’assorbenza del gesso sigillata, con uno strato di vernice .
A volte un colore trasparente veniva aggiunto a questo strato di vernice, chiamato anche “imprimatura”.
Il tono dell’ imprimatura stabiliva la chiave del dipinto, rendendo l’armonizzazione dei colori più facile e consentendo di giudicare i valori tonali in modo più accurato.
Dipingere ad olio su di una base bianca fa apparire i colori applicati più scuri di quanto non siano realmente, così che dopo le ombre tendono ad apparire talvolta troppo chiare.
E quando le ombre sono troppo chiare, generalmente anche il resto dei toni lo sono.
Con l’uso di un fondo colorato applicato sulla superficie da dipingere, questo problema può essere evitato o minimizzato.
Procedimento della pittura fiamminga
Quando la vernice o l’imprimitura erano asciutti, il dipinto iniziava con l’applicazione di strati trasparenti per le ombre.
I colori usati dai primi pittori fiamminghi erano pigmenti in polvere di terra mescolati con olio di noce o di lino.
Sono state fatte molte speculazioni su altri possibili ingredienti usati, come resine, balsami, oli polimerizzati ..trementina di Strasburgo o di Venezia .
La trementina di Strasburgo, linfa degli abeti che crescono nell’Alsazia Lorena è simile alla trementina di Venezia, ma più chiara e più veloce ad asciugare.
Balsami e oli polimerizzati aggiungevano una consistenza simile allo smalto al colore ad olio, cambiandone la struttura molecolare.
I pennelli usati dai primi fiamminghi erano principalmente pennelli rotondi morbidi. Alcuni con la punta in cima, altri rotondi e alcuni piatti. I pennelli di setola di maiale erano pure usati per precisi scopi, come distribuire la pittura in strati sottili per velare o altri effetti.
La pittura fiamminga iniziava con la posa delle ombre e degli altri scuri con colore trasparente.
Con questo metodo la stesura veniva portata avanti il più a lungo possibile mentre la pittura era ancora bagnata, anche se di solito non veniva finito in una seduta.
Ampie zone di colore erano applicate dopo la stesura delle ombre e lavorate insieme ai contorni.
Questi mezzi toni di colore potevano essere trasparenti, opachi o una via di mezzo, a seconda delle preferenze dell’artista. Le luci erano aggiunte all’ultimo e sempre con colore opaco.
Altri strati di colore potevano essere applicati sullo strato asciutto.
Alcuni artisti fiamminghi utilizzavano anche una sotto pittura di tempera all’uovo, per stabilire le forme prima di dipingere con l’olio.
Il metodo fiammingo in sostanza consisteva di ombre trasparenti e luci opache, sopra un disegno molto preciso e un pannello di legno preparato con bianco puro.
Il medium per la pittura poteva contenere una resina o un balsamo, che incrementava la lucentezza, o una combinazione di un olio polimerizzato con un olio a crudo, che assume le caratteristiche più desiderabili di una resina quando usato insieme, senza i difetti delle resine naturali.
L’ innovazione era l’uso del colore ad olio per creare delle velature di colore trasparente.
Una vernice lucida era applicata dopo almeno 6 mesi dal completamento dell’opera.
I dipinti erano di solito di piccole dimensioni, a causa delle difficoltà implicate nella realizzazione,
imprimitura e trasporto di pannelli di legno di grandi dimensioni.
Nonostante le limitazioni era comunque un miglioramento rispetto alla tempera all’uovo ,sia nell’esecuzione che nel risultato finale.
Diffusione della pittura ad olio fiamminga
Sebbene abbia avuto origine nelle Fiandre, ben presto la meraviglia della pittura ad olio si diffuse velocemente e fu presto adottata dall’artista tedesco Albrecht Dürer, che come noto aveva viaggiato nelle Fiandre e in Italia, e da Antonello da Messina, che aveva studiato nella Fiandre, secondo Vasari.
Giovanni Bellini dopo la imparo da Antonello e la insegnò a Giorgione e Tiziano.
Il pittore fiammingo Rogier van der Weyden, che era abile nella pittura ad olio, venne in Italia intorno al 1449 e influenzò molti artisti italiani,incluso Piero della Francesca.
All’inizio l’uso della pittura ad olio fu adottato con sospetto da alcuni, e derisa da altri, come tutte le cose nuove che creano controversie.
Michelangelo si rifiutò di dipingere ad olio e ridicolizzò Leonardo per averla adottata.
Tiziano ne riconobbe i meriti e presto aggiunse diverse innovazioni di sua iniziativa.
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